Effetti della scomparsa dell’Oracolo

Chi è l’Oracolo indicato nel titolo di questa pagina? Nel mio libro Totalitarismo mitigato, pp. 152 ss., descrivo il ruolo di “oracolo” ricoperto da Frederick [Fred] W. Franz (1893-1992). Quest’ultimo subentrò a N.H. Knorr nella presidenza della Società Torre di Guardia, dirigendola dal 1977 al 1992; tuttavia è significativo che, per la sua longevità, F.W. Franz ha attraversato quasi l’intero XX secolo in ruoli di grande responsabilità all’interno del Movimento geovista. Infatti divenne seguace di Charles T. Russell nel 1913, mentre “si preparava a diventare un ministro presbiteriano” (La Torre di Guardia del 15 marzo 1993, p. 30); conobbe personalmente C.T. Russell (La Torre di Guardia del 1° maggio 1987, p. 26); nel 1920 Rutherford lo chiamò alla sede mondiale; durante la presidenza di Knorr fu “uno dei [suoi] più stretti collaboratori e consiglieri fidati” (I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio, p. 91).

Nel suo necrologio La Torre di Guardia sinteticamente descrisse il ruolo svolto da F.W. Franz: «Nei circa 32 anni in cui fu vicepresidente della Società, [Fred W. Franz] scrisse gran parte del materiale per le riviste e per il programma delle assemblee di distretto.» (La Torre di Guardia del 1° dicembre 1993, p. 19). L’importante ruolo di ideologo del Movimento, svolto da quest’uomo, è confermato dal nipote, Raymond Victor Franz, anch’egli membro del Corpo Direttivo: «Il vicepresidente della Società, Fred Franz, era considerato il principale biblista dell’organizzazione. … Non essendo uno scrittore e neppure uno studioso particolarmente versato nella Scrittura, Knorr si affidò a Fred Franz (il vicepresidente) come arbitro più o meno definitivo delle questioni scritturali e come principale scrittore dell’organizzazione. … Se il presidente Knorr riteneva che la decisione avrebbe avuto conseguenze critiche sull’operato della Società in alcune nazioni del mondo, egli ne discuteva di solito personalmente con Fred Franz e non esitava a dirgli che cosa, a suo avviso, fosse opportuno fare in base alle circostanze, da un punto di vista pragmatico; … questo fondamentale rapporto si protrasse fino agli anni Settanta … In effetti la stessa cosa accadeva nel caso di tutto il materiale pubblicato: il presidente sceglieva gli articoli principali per la Watchtower fra il materiale preparato da vari scrittori e poi li passava al Comitato degli Scrittori per la correzione delle bozze e per le necessarie rettifiche o limatura; dopo di che questi articoli erano finalmente letti dal vicepresidente e dal presidente e, se approvati, venivano pubblicati. … In diverse occasioni, durante le sessioni del Corpo Direttivo, Karl Klein si riferì a Fred Franz come a colui che era stato l’“oracolo” dell’organizzazione per molti anni» (R.V. Franz, Crisi di coscienza, pp. 42,92,93,133,134).

Quindi, a dare continuità all’ideologia geovista, per un lungo lasso di tempo, provvide sostanzialmente una sola persona: Frederick W. Franz!

Funzioni svolte dall’Oracolo

A proposito della funzione “oracolare” svolta da F.W. Franz, lo storico James Penton ha scritto: «Fu il principale traduttore della Traduzione del Nuovo Mondo. Nonostante la sua erudizione, egli volle rinchiudersi in un bozzolo intellettuale, che nel suo caso si basava ampiamente sulle speculazioni teologiche di Russell e di Rutherford e sulle cervellotiche opinioni della storia antica che si trovano nel libro del reverendo Alexander Hislop, The Two Babylons Or The Papal Worship Proved To Be The Worship of Nimrod And His Wife (Partridge, London 1926). Sicché egli fallì nel riconoscere l’importanza di quanto era invece comunemente accettato nel mondo degli studi biblici e storici» (M. James Penton, “I Testimoni di Geova sin dal 1942: lo sviluppo della legge teocratica e della strategia della guerra teocratica” in Religioni e Sette nel mondo, n°29/2005-2006, anno 8 n°1, p. 69).

Un’altra importante funzione svolta da Fred Franz è evidenziata da Jerry Bergman: «A partire dagli anni Cinquanta, più la Società enfatizzava la disassociazione, più sorgevano quesiti da parte delle congregazioni e dei sorveglianti tendenti a stabilire in modo esplicito quali mancanze costituissero motivo di disassociazione. R.V. Franz osserva che molte sfumature che si venivano evidenziando con il continuo aggiornamento delle regole sancite dalla Società erano di difficile trattazione, quindi dopo poco, “con crescente frequenza” la responsabilità di rispondere a questa gran quantità di interrogativi “ricadde su Freddy”, cioè su Fred Franz, “l’indiscusso principale scrittore e studioso biblico dell’Organizzazione”. In tal modo era quasi sempre lui che dava le risposte e i relativi fondamenti logici, sotto forma di memorandum. Il problema era che su molti dei quesiti posti la Bibbia non aveva nulla da dire in modo specifico. Ironia della sorte, come fa notare R.V. Franz, “il Vicepresidente non aveva la benché minima diretta conoscenza della situazione sulla quale si richiedeva il suo parere. Per giunta, non aveva alcun contatto personale con le persone sulle cui vite avrebbero influito le decisioni che prendeva”. Altro problema rilevante era costituito dal fatto che le decisioni – le quali teoricamente potevano essere modificate da Nathan Knorr (il che accadeva molto di rado) – erano lasciate a Fred Franz, che aveva condotto una vita di clausura nella sede mondiale della Società “fin da quando aveva vent’anni ed era quasi del tutto isolato dalla quotidianità della gente comune”. … Questa insensibilità da parte dell’uomo (Fred Franz), che fu presidente della Società fino al dicembre 1992, e che ha influito sulla politica di questa fin dal volgere di questo [XX] secolo, trova conferma esplicita nelle direttive e procedure attuate dalla Torre di Guardia» (J.R. Bergman, I Testimoni di Geova e la salute mentale, pp. 171-172; R.V. Franz, Alla ricerca della libertà cristiana, vol. 1, pp. 322 ss.).

È evidente, quindi, che fino alla sua morte, avvenuta nel 1992, l’oracolo Frederick W. Franz rappresentò l’unica vera autorità direttamente collegabile a Russell e a Rutherford in quanto ad impatto dogmatico sull’intera fratellanza geovista; perciò solo dopo la sua uscita di scena i superstiti membri del Corpo Direttivo hanno potuto metter mano alla rielaborazione di consistenti parti dell’ideologia ormai non più sostenibili, ma che si reggevano solo sull’autorevolezza dell’ultimo Oracolo del Movimento, che le aveva in gran parte concepite.

Cos’è accaduto dopo la scomparsa dell’Oracolo?

Con la presidenza di F.W. Franz si accentuò un approccio al testo biblico che da tempo caratterizzava l’ideologia geovista: la predilezione per il tipo e l’antitipo e per i modelli profetici.

L’emancipazione dei successivi vertici geovisti dall’influenza degli scritti di F.W. Franz, dove questa metodologia interpretativa era costantemente presente, emerge per esempio dall’esame delle interpretazioni relative alle profezie contenute nel libro biblico di Ezechiele: il confronto tra quanto pubblicato in passato dall’Oracolo e ciò che i Testimoni di Geova devono credere oggi, è illuminante riguardo ai significativi cambiamenti intervenuti dopo la morte dell’Oracolo.

Inoltre, poco dopo la morte dell’Oracolo, nel 1995, la questione della durata di “questa generazione” (Matteo 24,34) fu sbrigativamente liquidata, definendo “congettura” l’interpretazione sostenuta da F.W. Franz e diffusa per decenni dai Testimoni di Geova in tutto il mondo.

Con La Torre di Guardia del 15 ottobre 1995 fu reinterpretata l’opera di separazione tra “pecore” e “capri” di cui parla Matteo 25,31-46, separazione che per anni l’Oracolo aveva sostenuto fosse iniziata nel 1914 ed ora veniva rinviata ad Armaghedon.

Con La Torre di Guardia del 1° maggio 1996 si affermò una nuova direttiva concessiva riguardo al servizio civile sostitutivo di quello di leva, alla quale l’Oracolo si era fermamente opposto (R.V. Franz, Crisi di coscienza, pp. 155-156; e Alla ricerca della libertà cristiana, vol. 1, pp. 336-339,347-349).

Nel 2000 un altro argomento sul quale intervennero cambiamenti fu la questione del sangue.

Saltando ad oggi, “dal 1° novembre 2023 i proclamatori non dovranno più fare rapporto del tempo dedicato al ministero. Inoltre non sarà più richiesto che i proclamatori specifichino il numero delle pubblicazioni distribuite, dei video mostrati e delle visite ulteriori. Il rapporto del servizio conterrà semplicemente un riquadro in cui ogni proclamatore potrà indicare che nel corso del mese ha partecipato a una qualche forma di predicazione.” Quello che segue è il nuovo “rapporto di servizio di campo” in vigore dal novembre 2023.

Questa nuova disposizione rappresenta un altro “schiaffo” all’Oracolo che condivideva quanto scritto nella Watchtower del 1° luglio 1943, pp. 204-206, a proposito delle quote di servizio allora definite: «il Signore interviene nelle nostre disposizioni organizzative e le rende più praticabili mediante ulteriori istruzioni per noi attraverso il suo “servitore fedele e prudente”. … Egli dice che gli adempimenti da assolvere per i pionieri speciali saranno 175 ore e 50 visite ulteriori al mese, che dovranno fruttare un ragionevole numero di studi; per i pionieri regolari 150 ore e tante visite ulteriori e studi quanti potranno realizzarsi in quel lasso di tempo. E per i proclamatori di compagnia [ora congregazione] egli dice: “Stabiliamo una quota di 60 ore, 12 visite ulteriori e almeno uno studio biblico settimanale per ciascun proclamatore.” Queste direttive ci vengono dal Signore attraverso la sua costituita agenzia … Oggi, attraverso il suo “servitore fedele e prudente”, il Signore ci dice: “Percorriamo il nostro territorio quattro volte in sei mesi”.» (R.V. Franz, Alla ricerca della libertà cristiana, vol. 1, pp. 116 ss.)

Conclusione

Riflettere sul ruolo e sulle funzioni svolte dall’oracolo F.W. Franz con riferimento allo sviluppo dell’ideologia geovista potrà consentire, anche ai Testimoni di Geova in buona fede, di verificare l’importanza di demitizzare i vertici del Movimento geovista, inquadrandoli da una prospettiva esclusivamente umana, ciò allo scopo di dare ascolto all’esortazione apostolica: «smettete di farvi schiavi degli uomini» (I Corinti 7,23; TNM).

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